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VALORIZZIAMO AL MEGLIO LA MAGGIOR PARTE DEGLI SCARTI PLASTICI E DI CARTA
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DIAMO UNA SECONDA VITA A TUTTO CIO’ CHE E’ RICICLABILE
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RIGENERIAMO PRINCIPALMENTE POLIETILENE E PROLIPROPILENE
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"Non abbiamo ereditato questo mondo dai nostri genitori, l’abbiamo preso in prestito dai nostri figli”.

Con il passare dei decenni i rifiuti costituiti da plastica, ed in particolare gli imballaggi, hanno assunto un ruolo di primaria importanza. Ed è più corretto parlare di “materie plastiche”: ossia una grande varietà di polimeri, plastiche con diverse caratteristiche di flessibilità, durezza, elasticità che vanno a coprire svariati settori di applicazione per rispondere alle esigenze di nuovi materiali dell’uomo.

La plastica è un materiale versatile, igienico e riciclabile impiegato per produrre sia molti oggetti di uso quotidiano che beni altamente tecnologici. I rifiuti  in plastica vengono divisi per polimero, selezionati e avviati al riciclo per essere trasformati in appositi impianti in granuli che lavorati successivamente danno vita a nuovi prodotti. Quando hanno smesso il loro uso primario e non li possiamo riutilizzare, diventano un rifiuto che deve essere correttamente avviato al riciclo. Raccolti e riciclati i rifiuti in plastica danno vita a nuovi e utili prodotti e favoriscono lo sviluppo di un’economia circolare attenta all’ambiente.

ESSEDB, AVVALENDOSI DELL’ESPERIENZA ACQUISITA E DELLA MODERNA TECNOLOGIA, VALORIZZA LE DIVERSE FRAZIONI PLASTICHE ORMAI SEMPRE PIÙ ETEROGENEE PER AVVIARLE AL RICICLO.

1° FASE

Tutti i rifiuti a base polimerica raccolti e conferiti in impianto vengono preventivamente cerniti, per eliminare le impurità e i corpi estranei che contaminerebbero il riciclo.

2° FASE

Dopo questo passaggio di selezione di procede alla pressatura in balle per la vendita alle industrie che lavoreranno le differenti plastiche riciclate per realizzare nuovi prodotti.

3° FASE

Una parte dei rifiuti in plastica trattati, suddivisi per polimero, vengono lavorati presso le nostre sedi attraverso un processo di triturazione e macinazione per essere ridotti in scaglie o granuli, stoccati in big bag.

4° FASE

Con questa operazione si ottiene una materia prima seconda a base polimerica pronta per essere inviata alle industrie del settore che la lavorano e la trasformano in nuovi prodotti finiti in plastica.

TRA I PRINCIPALI MATERIALI POLIMERICI TRATTATI VI SONO:
PE, PP, PET, PVC, PVB, PC, PS, ABS, PMMA

PE (POLIETILETE)

È un materiale molto leggero e uno dei materiali più presenti nella nostra vita quotidiana, costituisce il 40% del volume totale della produzione mondiale di materie plastiche. Questo materiale possiede una elevata resistenza agli agenti chimici, è resistente all’acqua, a soluzioni saline, ad acidi, alcali, alcool e benzina.
Utilizzo: apparecchi per industria chimica, cassonetti e contenitori, rivestimenti, elementi scorrevoli, taglieri. Esistono sottocategorie del PE a seconda se è ad alta densità (HDPE, PE-HD) o a bassa densità (LDPE, PE-LD).

PP (POLIPROPILENE)

È un polimero estremamente versatile, che cambia le proprie caratteristiche in base al processo produttivo. Ha una buona resistenza al calore (fino a 120°C) ed è stabile.
Utilizzo: produzione di vari manufatti alimentari, flaconi per per l’igiene e la casa, moquette, arredi o mobili da giardino. È impiegato nel settore medico (per la produzione di siringhe monouso) e in quello degli elettrodomestici.

ABS

È una pregiata mescolanza tra resina ed elastomero con ottime proprietà tecniche: molto duro, resistente alle scalfitture, rigido e tenace anche a basse temperature, resistenza all’urto.
Utilizzo: produzione di imballaggi, giocattoli, vernici, componenti per l’industria automobilistica, mobili, e articoli elettronici (televisori, telefonini ecc.).

PET (POLIETILENTEREFTALATO)

È una resina termoplastica, appartenente alla famiglia dei poliesteri, composta da ftalati. Trova diversi impieghi grazie alle sue proprietà elettriche, resistenza chimica, prestazioni alle alte temperature, auto estinguenza, rapidità di stampaggio. Viene generalmente indicato anche con le sigle PET, PETE, PETP o PET-P. È compatibile al contatto con gli alimenti. Ha un basso impatto ambientale e può essere facilmente riciclato.

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